Noi ed i congiunti sopravvissuti al post lock-down.
Chi e’ sopravvissuto al Covid-19 puo’ reagire in molti modi.
E tutti noi siamo sopravvissuti.
Chi nel vero senso della parola dopo il coma e la terapia intensiva salvati dal baratro con qualche cura geniale ma anche chi, con una fatica ed un rischio assai minore, ha sconfitto il virus con una banale febbricola e qualche altro sintomo poco piu del fastidio fino a chi ha sconfito il covid-19 annoiandosi su un divano e fra le mura di casa ma dando comunque il suo prezioso contributo alla sconfitta della pandemia.
Fra gli eroi del Covi-19 e’ giusto ed importante metterci anche tutti quelli che hanno passato il lockdown in case anguste con moglie, convivente, figli, suoceri e anche il gattoo qualche altro amico domestico da ammaestrare contro il temibile covid-19, tentativo al limite del primato olimpico personale per la maratona di costanza e di dedizione con successi molto variegati dai sereni momenti alle furibonde liti familiare e poi, al partire della fase due, con i famigerati congiunti che sono stati i primi a sperimentare l’approccio interpersonale ravvicinato dopo l’isolamento prolungato.
Qualcuno ha fatto ironie se i congiunti fossero immuni dal virus dopo il lockdown stretto ma si potrebbe ipotizzare che fossero anche i primi dover sopportare un’alto rischio sottostimato di subire danni fisici e morali, quello di tutti quanti hanno sofferto tremendamente il lockdown ed appena sono usciti ed hanno incontrato le prime persone in carne ed ossa e non tramite una video call erano nello stato d’animo del leone che esce affamato dalla gabbia… “il primo che incontro in carne ed ossa lo stendo”.
Solo i congiunti avevano qualche probabilità di superare e sopravvivere a questi incontri ravvicinati del primo tipo nella Fase 2.
Anche i congiunti sono, nel loro piccolo, parte dei tanti eroi di questo tempo dopo averci supportato e sopportato durante e nel post lock-down.
Solo loro, i congiunti, potevano riuscirci, grazie anche a loro.