Un paese italiano sconosciuto ai più e’ diventato il luogo di uno delle prime e più importanti indagini epidemiologiche sul Covid-19.
Andrea Crisanti, virologo e direttore presso l’Università di Padova, dice il Corriere della Sera riportando un collegamento avvenuto con Agora di Rai3, che “In questo momento c’e’ poca trasmissione ma non significa che non c’e’ pericolo. Non esiste il rischio zero in questo momento”.
Il virologo Crisanti ha illustrato i risultati delle indagini a Vo’ Euganeo spiegando che gli ultimi rilievi consentono di «datare l’entrata del virus nella prima-seconda settimana di gennaio». «Abbiamo di nuovo fatto il tampone a tutta la popolazione di Vo’, poi abbiamo fatto il test sierologico e stiamo completando l’analisi genetica di tutti i cittadini». Il tampone più recente non ha evidenziato nuovi casi positivi, ma dal test sierologico Crisanti definisce di aver individuato «Sorprese interessanti. C’è un numero importante di persone che al primo campionamento era negativo al tampone e stava bene e queste persone hanno anticorpi».
Le analisi effettuate nei mesi seguenti sulla cittadina di Vo’ hanno dimostrano che circa il 5 % ha gli anticorpi contro il virus, cosa che permette di datare l’entrata del virus a Vo’ nella primao seconda settimana di gennaio. «Questo virus», ha poi aggiunto il virologo, «per ragioni che ancora non conosciamo si diffonde senza creare malattia finché raggiunge una massa critica di persone che si infettano e a quel punto esplode con tutta la sua violenza».